CAPOEIRA
La Capoeira oggi si distingue in due principali filoni: la Capoeira Angola e la Capoeira Regional,
ciascuna con caratteristiche particolari, seppur strettamente legate l’una all’altra.
La Capoeira è una manifestazione della cultura brasiliana che unisce il combattimento, il gioco e
la danza, al suono di strumenti musicali della tradizione afro-brasiliana (berimbau, pandeiro,
atabaque, reco reco e agogò).
Benché arte marziale, la Capoeira non si definisce combattimento gioco, un gioco che non si svolge contro un compagno, ma con; un compagno. L’insegnamento della Capoeira, dunque, rappresenta un’opportunità per incoraggiare l’integrazione tra culture diverse e tra varie discipline curricolari e ambiti educativi: storia, educazione fisica, geografia, arte, musica, ecologia, salute e sicurezza, per citarne alcune.
Si tratta di un sistema eccezionale di difesa fisica ma soprattutto di crescita interiore. Sebbene
nasca come lotta al tempo della schiavitù, nel corso dei secoli, diversi altri aspetti sono stati
sviluppati attorno alla sua originaria natura di combattimento e autodifesa, favorendone la
sopravvivenza ed evoluzione, e rendendola oggi una disciplina adatta a tutti, grandi e piccoli senza
distinzione di genere.
Oltre ad essere un’ottima attività fisica, la Capoeira è caratterizzata da
un’incredibile ricchezza di elementi validi per la formazione integrale dell’alunno e per l’inclusione
sociale, e agisce in modo diretto sugli aspetti cognitivi, affettivi e psicomotori dei bambini.
Andrea Perinelli ( conosciuto nella capoeira con il nome di Pião), ha praticato nuoto agonistico fino ai 18 anni per passare poi all’apprendimento di arti marziali. Per 5 anni ha praticato kick boxing e dal 2004 pratica attivamente la capoeira, l’arte marziale brasiliana.